Questa raccolta di disegni nasce con alcune semplici intenzioni. La prima è quella di presentare volti di personaggi che hanno fatto e disfatto l’Italia. Lasciamo ovviamente al lettore ogni libera interpretazione scevra da ideologie preconcette, tenendo saldamente in mano il timone per cercare di orientare nel mare magnum della storia del nostro Paese. Ripercorrendo i personaggi e i fatti che li vedono protagonisti, si assiste a una sorta di teatrino permanente e soprattutto si hanno sotto gli occhi i vari poteri che si sono susseguiti nel corso di moltissimi anni: da una nazione che non c’è, con effigiati comunque alcuni dei padri ideologici, alla costruzione dello Stato, per poi passare alla dittatura e alla liberazione. E ancora per arrivare ai giorni nostri navigando attraverso la ricostruzione e la crescita economica, giungendo alla delicata situazione finanziaria dell’oggi. E’ una galleria ideale, immagini mentali che abbiamo dei personaggi, molti dei quali, particolarmente i più recenti, non ancora storicizzati e inseriti nei libri scolastici della didattica, ampiamente dimenticati. Capita spesso pronunciando nomi di politici che abbiamo visto operare e vissuto durante la nostra giovinezza, di accorgerci che sono completamente ignorati dalle nuove generazioni. Siamo convinti che per affrontare il futuro si debba conoscere il passato. La vignetta e la satira ci forniscono lo spunto che ci piace utilizzare per raccontare di avvenimenti temporalmente lontani; riteniamo possa essere un buon modo, un sistema semplice che contiene però al suo interno una grande forza espressiva e comunicativa. Una seconda chiave di lettura viene fornita dalla bravura degli artisti del disegno a cui vogliamo rendere onore per la loro maestria. Per questo motivo tutte le tavole scelte sono vignette ma hanno la caratteristica di avere la caricatura ben evidente del personaggio preso di mira. Per rafforzare questo concetto abbiamo voluto inserire anche le fotografie, sia pure in piccolo, dei personaggi raffigurati, per permettere al lettore di confrontare in modo immediato il suo volto e la sua caricatura, per far ammirare meglio la qualità di questi autori.

Ciascun vignettista, facendo uso del proprio stile personale, da quello più essenziale a quello esasperatamente pupazzettato, da quello grottesco a quello più intimamente figurativo, ha saputo cogliere e raccontare al meglio l’immagine del personaggio preso di mira. Nei cento e otto disegni, che rappresentano altrettanti personaggi abbiamo voluto cercare di inserire il maggior numero di autori e di stili possibili, per far comprendere che esiste anche una storia della caricatura e del disegno satirico che non ha ancora raggiunto l’ufficialità delle accademie ma che speriamo operazioni come questa possano contribuire a farlo accadere.

Alcuni disegni in particolare quelli maggiormente segnati dal tempo rappresentano bene la lotta politica avvenuta al momento in cui sono stati realizzati. Talvolta si vede materializzato al meglio la figura del nemico, quella che per fortuna oggi non conosciamo più essendo in periodo di pace da molti anni. La guerra era una sorta di orribile consuetudine e il potere incarnato dai politici non era un potere prevalentemente economico come oggi potrebbe apparire, ma era il potere di ordinare guerre con i conseguenti inevitabili spargimenti di sangue. Ecco allora che la cattiveria che pare filtrare dalle matite, diventa più verosimile e forse meglio comprensibile. Va riconosciuta doppiamente la bravura di questi artisti che sapevano comunque far ridere o almeno sorridere, nonostante la situazione. Il meccanismo della battuta è diverso da quello oggi praticato, ma vi sono casi di eccezione anche nell’Ottocento, casi in cui il modernismo del tratto e del linguaggio appare sconvolgente tanto da far pensare ancora attualmente ad una assoluta freschezza. I nomi dei disegnatori, sconosciuti ai più, sono importanti anche per il fatto che rappresentano le arti del tempo e soprattutto sono tra i migliori professionisti del genere nella loro epoca. Molti hanno dedicato l’intera vita a questo mestiere raccontando, da veri giornalisti ma con l’ausilio del disegno, il loro tempo, quel tempo che oggi, rivisto attraverso le tavole riusciamo a cogliere meglio negli aspetti che all’apparenza potrebbero essere più lontani.

La lista dei personaggi che abbiamo scelto è lunga ma di certo non completa. Abbiamo cercato di scegliere i più rappresentativi ma nel contempo anche i più rappresentati, forse i più famosi, così famosi da finire addirittura nelle vignette che indicano uno dei punti massimi di popolarità in quanto diventano luogo comune. Come ben si può immaginare non è possibile realizzare una vignetta con effigiato un personaggio sconosciuto ai più: mancherebbero gli elementi di pubblico dominio che permettono l’immediato abbinamento ai significati che il vignettista vuole comunicare. Per questo crediamo che finire dentro il disegno satirico rappresenti anche per l’uomo politico raffigurato una sorta di traguardo, un successo mediatico da non sottovalutare. Il rapporto del politico con la satira è di natura assolutamente soggettiva. Giulio Andreotti, Sandro Pertini o Giovanni Spadolini hanno sempre gradito anche gli attacchi più feroci in virtù della libertà di stampa, di pensiero e opinione, arrivando anche a collezionare gli originali che li vedevano oggetto degli strali dei caricaturisti. Altri politici, al contrario, non hanno mai gradito e alcuni hanno persino presentato denunce in sede penale.

Non esiste una regola di comportamento per nessuno ed è bene che ciascuno agisca motu porprio.

La scelta delle vignette è stata anche fatta cercando di cogliere aspetti facilmente comprensibili, senza andare a sollevare argomenti o fatti troppo lontani nel tempo che meriterebbero spiegazioni lunghe e complesse per essere comprese al meglio. Nelle piccole note di accompagnamento ai disegni, abbiamo cercato di interpretare l’idea che l’artista ha voluto esprimere attraverso l’uso del proprio disegno. Non abbiamo voluto dare interpretazioni soggettive e tantomeno guidare il lettore seconde un’idea prefigurata da sviluppare: questo per evitare la trappola della propaganda che ben si presterebbe utilizzando le tavole satiriche. Sono quindi opinioni, talvolta lontane nel tempo, talvolta di assoluta modernità, altre ancora smentite dai fatti successivi che valgono in particolare per il momento in cui sono state realizzate. A rinforzo di questo, per inquadrare il momento storico o il personaggio, abbiamo voluto inserire una breve cronologia storica con i fatti salienti.

Con tutto il materiale pubblicato in Italia dal 1848 ad oggi sarebbe possibile realizzare decine e decine di volumi come questo. La scelta critica si è quindi basata su tutti gli aspetti prima elencati, sperando di aver trovato un giusto equilibrio che li riunisca nelle immagini proposte. La soddisfazione è quella di aver cercato di raccontare il nostro Paese, sia pure in estrema sintesi, senza dimenticare i contenuti, per stimolare curiosità e guardare al passato nonché per gettare un ideale ponte sul futuro. La memoria storica è un bene prezioso che va conservato e spesso spolverato per mantenerlo vivo ed effervescente, ridendoci sopra con il disegno satirico, senza per questo trascurare la realtà dei fatti accaduti.